NUOVO LIBRO DI VADIM ZELAND

NUOVO LIBRO DI VADIM ZELAND
COME CREARE LA REALTA E OTTENERE QUELLO CHE VUOI

lunedì 30 settembre 2013

C’e’ un mago in ognuno di noi, che vede e conosce tutto.

C’e’ un mago in ognuno di noi, che vede e conosce tutto.


Cercalo e trovalo: questo e’ lo scopo della tua vita. Osserva il mondo con innocenza, come un bambino, perché è l’unico modo grazie al quale il mondo ha vita. I tuoi occhi danno vita a tutto cio’ che vedono.

Sii testimone vigile del tuo tempo. A volte costruiamo, senza rendercene conto, delle barriere tra noi e la realtà. Anche se non è facile, bisogna trovarle e abbatterle. Nomi, etichette e definizioni sono limiti che ci sono imposti. Molti di questi limiti appartengono solo al nostro corpo: ma noi siamo molto di più. Dai più ascolto ai tuoi dubbi. Dietro ognuno di essi si nasconde un granello di coscienza e di consapevolezza, che ti aiuta a capire chi sei veramente.

Metti da parte l’egoismo e i ricordi negativi che ti allontanano dagli altri. Cerca di dimenticare le vecchie immagini. Svegliati ogni giorno e guarda tutto e tutti in maniera nuova. Il più raffinato dei lavori si realizza nel puro silenzio. Ogni attimo fuggente di silenzio, senza pensieri, desideri e sentimenti, è un faccia a faccia con noi stessi.

Finché avrai paura, non potrai amare veramente. L’amore dev’ essere scoperto, liberato dagli starti di paura, ira ed egoismo che lo incrostano. Dedica un po’ di tempo, ogni giorno, alla conoscenza di te stesso. Fermati ed osserva il contenuto della tua mente. Sebbene molto semplice, questo è uno dei passi più potenti verso il cambiamento.

Non farti imprigionare mai dai ruoli che ti hanno (o che ti sei) dato: figlio, fratello, sorella, maschio o femmina, medico, avvocato, prete. Cerca di essere fedele solo a te stesso.

Tu sei il mondo. Se trasformi te stesso, anche il mondo in cui viviamo sarà trasformato. Non inseguire la perfezione. Il discepolo incespica sempre, ma non cade mai. Accetta l’incertezza. Mantenersi nelle certezze significa vivere entro dei confini. Le cose di cui ci sentiamo sicuri hanno, in realtà, nuove qualità da mostrare. Una forza universale mantiene in equilibrio ogni cosa. Siamo tutti soggetti alla natura e dobbiamo avere fiducia. Cerca sempre l’altra faccia dei disastri e delle perdite. Se vuoi sentire l’amore come lo sente Dio, devi riempire ogni tuo vuoto. Si può amare solo in uno stato di pienezza.

Immagina un avvenire perfetto, il migliore che tu possa desiderare. Non agire mai sulla base di rabbie passate, ma dei desideri per il futuro. Cerca la tua vera natura, e non trascurare nessun indizio. Ogni volta che un indizio viene riconosciuto, la vita ha sempre qualcosa in più da offrire.

Sii paziente con te stesso: il bene o il male lottano dentro di te, e ci vuole tempo per ritrovare la propria unità. Il denaro non ha valore spirituale: non e’ mai stato, e non lo sara’ mai, la porta del paradiso.

Apprezza la vita. E’ dalla sua silenziosa accettazione che arriva l’energia.

(Deepak Chopra)
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I Quattro Accordi

Don Miguel Ruiz, rileva la fonte delle credenze autolimitanti che privano della gioia e creano inutili sofferenze. Basato sull'antica saggezza tolteca, "I quattro accordi" offre un valido codice di condotta che può trasformare rapidamente la vostra vita in una nuova esperienza di libertà, di vera felicità e di amore.

"Il libro di don Miguel Ruiz, è una mappa verso l'illuminazione e la libertà." - Deepak Chopra

"Nella tradizione di Castenada, Ruiz distilla l'essenza della saggezza tolteca, esprime con chiarezza e impeccabilità che cosa significa vivere da guerrieri di pace nel mondo moderno". - Dan Millman

Gli esseri umani vivono in un perenne stato di sogno. Sognano quando il cervello dorme, ma anche quando è sveglio. Hanno saputo creare un grande sogno esteriore, il "sogno della società", costituito da innumerevoli sogni personali, familiari e di comunità. Questo sogno esteriore possiede una grande quantità di regole che ci sono state inculcate fin dalla nascita. Abbiamo così imparato come comportarci in una data società, cosa credere, cosa è bene e cosa è male, bello o brutto, giusto o sbagliato.
Non abbiamo scelto queste credenze e queste regole; ci siamo nati e le abbiamo apprese secondo un processo di "addomesticamento" in cui le informazioni sono passate dal sogno esteriore a quello interiore, andando a formare il nostro personale sistema di credenze.
A questo punto non c'è più bisogno di "istruttori" esterni, giacché diventiamo noi stessi i nostri giudici. Tutto ciò che crediamo su noi stessi e sul mondo rientra in quel sogno interiore, che tuttavia ci è giunto dall'esterno e che ci impedisce di vederci per come siamo veramente.

I libri di don Miguel Ruiz hanno venduto 9 milioni di copie e sono stati tradotti in 34 paesi.


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I quattro accordi Voto medio su 54 recensioni: Da non perdere

La malattia è essenzialmente il risultato di un conflitto tra l’Anima e la Mente

"la sofferenza è un’opportunità per comprender ciò che in altre maniere non siamo stati capaci di cogliere e non potrà venire meno sino a che non avremo imparato la lezione”.

“dobbiamo guadagnare la nostra libertà nel modo più assoluto e completo, al punto che ogni nostra azione ed ogni nostro pensiero traggano origine esclusivamente da noi stessi”… “in caso contrario resteremo sempre schiavi e prigionieri della volontà e delle aspettative degli altri”… “allo stesso modo, però, dobbiamo stare attenti a riconoscere a ciascuno lo stesso diritto alla libertà senza mai aspettarci nulla dagli altri”.

“Dunque dietro le malattie ci sono le nostre paure, le nostre ansie, la nostra avidità, i nostri desideri insoddisfatti e le nostre frustrazioni. Bisogna attivare la volontà di scoprire quale difetto particolare è causa di questo conflitto, scovarlo e curarlo, con la sua guarigione se ne andrà anche la malattia che ci affligge.”

“la malattie è una reazione alle interferenze. Sono fallimenti ed infelicità che si verificano quando permettiamo agli altri di influenzare le nostre scelte e ci lasciamo prendere dal dubbio, dalla paura o dall’indifferenza”

(Edward Bach)

EDWARD BACH (1886-1936) medico, omeopata, immunologo e batteriologo inglese ha dedicato una vita alla ricerca legata all'ambito dell'attuale psicosomatica. Definito dai contemporanei un «moderno Paracelso», vedeva nel suo sistema un contributo alla medicina del futuro, quella che previene le malattie fisiche agendo sul piano spirituale.


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Guarire se Stessi Voto medio su 4 recensioni: Da non perdere

Il Valore delle Donne


Come esprimere il proprio potenziale di donna e realizzarsi pienamente
Vuoi riscoprire il tuo potenziale femminile?
Louise Hay ti porta in un viaggio interiore alla scoperta dell'amore per te stessa. Nessuno può dirti chi sei. Non c'è un unico modo di essere donna. Scopri la meraviglia che è in te, esprimi la tua creatività, dai valore alla tua esistenza.



 E' ora di vivvere a modo tuo.

Il Valore delle Donne Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

domenica 29 settembre 2013

MAI PIU' CONTRO NOI STESSI!

Come impedire al Critico interiore di nuocerci e come trasformarlo in una vera risorsa per il nostro benessere?

Tra i libri più significativi di Hai e Sidra Stone, conosciuti per aver creato e diffuso in tutto il mondo il metodo del Voice Dialogue, IL CRITICO INTERIORE rappresenta una guida unica e preziosa alla scoperta e alla trasformazione di noi stessi.

Ogni volta che sentiamo una voce interiore che critica ciò che siamo, il modo in cui agiamo, quello che diciamo e perfino ciò che pensiamo, stiamo ascoltando il nostro Critico, uno degli aspetti che compongono il meraviglioso caleidoscopio della nostra personalità.

Spesso questa voce risuona particolarmente distruttiva e, come uno specchio deformante, ci impedisce di considerare con lucidità il nostro corpo, la nostra psiche e i nostri comportamenti.

Come un genitore ansioso che crede di sapere ciò che è meglio per noi, il Critico interiore ci tiene lontani da comportamenti e situazioni che potrebbero danneggiarci ma, al tempo stesso, limita la nostra capacità di rischiare e creare.

Spesso un'azione eccessiva del Critico dà origine alle nostre crisi di autostima, al nostro continuo confronto con gli altri e alla nostra paura dell'insuccesso.

COME IMPEDIRE AL CRITICO INTERIORE DI NUOCERCI E COME TRASFORMARLO IN UNA VERA RISORSA PER IL NOSTRO BENESSERE?

Attraverso semplici ragionamenti, esempi immediati ed esercizi pratici, i coniugi Stone mostrano al lettore come recuperare dal proprio Critico interiore le preziose facoltà che è in grado di offrirci: la capacità di valutare serenamente le nostre qualità e i nostri limiti e quella di giudicare con lucidità ed equilibrio persone e situazioni.

UNA LETTURA CHE CI REGALERA' FIDUCIA IN NOI STESSI E LA GRATIFICANTE SCOPERTA DI QUANTO POSSIAMO STARE BENE CON NOI E CON GLI ALTRI.

Una lettura che ci regalerà fiducia in noi stessi e la gratificante scoperta di quanto possiamo stare bene con noi e con gli altri.

Questa nuova edizione del testo, rivista e aggiornata da Franca Errani e Giovanni Civita, è stata arricchita dalle acquisizioni teoriche e dalle esperienze professionali maturate dal 1993 - quando il testo fu pubblicato per la prima volta - fino ai giorni nostri.

Ideato da Hai e Sidra Stone il Dialogo delle Voci è una tecnica pratica di esplorazione della nostra personalità che ci aiuta a scoprire le nostre risorse ed effettuare scelte più consapevoli.


LIBRO ->  http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il_critico_interiore.php?pn=1962

Il Critico Interiore Voto medio su 2 recensioni: Buono

Un antico manoscritto. Nove chiavi per arrivare alla conoscenza. Una nuova era di consapevolezza spirituale

“Quando un numero sufficiente di persone sarà nel flusso dell’evoluzione, trasmettendo sempre energia agli altri, creeremo una nuova cultura, in cui i nostri corpi vibreranno a livelli sempre piu elevati di energia e percezione.”


“Ti prego, devi dirmi dove sbaglio. Io non me ne accorgo, forse faccio qualcosa che non va.”

“Con te è difficile perfino a spiegarmi, sto facendo del mio meglio. Nelle relazioni io mi sono sempre annullata, con i ragazzi, con i tipi affascinanti, io non mi sono fatta valere quando era veramente importante. E io mi sono giurata a me stessa : mai piu. Ma poi, sei arrivato tu come se fosse una prova da superare. E mi arrabbio cosi tanto che non voglio fare passi indietro.”

“neanch’io, è per questo che voglio scoprire quale è il problema, e risolverlo.”

“l’armonia di coppia è la cosa piu difficile da raggiungere, specialmente se la relazione è antica, se i due sentono che si conoscono già. Quando si forma una coppia, si ha spesso questa stupenda sensazione, ma non dura quasi mai a lungo, uno dei due diventa insicuro, comincia a volere controllare l’altro, volere di piu, perciò il partner si sente minacciato, cosi che comincia a tirarsi indietro e inizia una lotte di potere.”

“non deve per forza andare cosi”.

“no, hai ragione. In effetti, se entrambi mantengono il contatto, quello che ha l’intuito piu forte guida la coppia, quindi non c’è competizione, il controllo è condiviso, ed è questo il rapporto che voglio.”

“sono d’accordo, solo che io non riesco a mantenere il contatto, mi piacerebbe ma non ci riesco ancora”.

“ma c’è un modo per farlo, e tutti noi dobbiamo impegnarci per conquistare questa grande capacità, e io dovrei ricordarmelo invece di continuare ad arrabbiarmi. Questo è l’ottava illuminazione. Ti spiego. Dice che invece di rubarci l’energia a vicenda, dobbiamo darla. In ogni momento. A tutti. Dare energia è un processo, quando dai energia a qualcuno il suo viso di illumina e vorrei sempre vedere il suo viso cosi radioso, in ogni situazione. Se la tua energia fluisce in una persona, ti senti in quel modo.”

“come in quel modo?”

“sulla montagna, come ti sentivi?”

“avevo una sensazione di pienezza, di appartenenza, provavo un enorme euforia. Stai parlando di amore?”

“esatto. Dare è il segreto per mantenere il contatto, perché l’energia e il tuo amore cresce dentro di te e si trasmettono agli altri. E quello che hanno sempre fatto i Santi, e anche tu dovresti farlo. Poi, c’è quello che si chiama amplificazione. Di solito si da energia e basta. Ma se la passiamo a sua volta a qualcuno che c’è la restituisce, allora incrementiamo l’energia che c’è tra noi. Si amplifica. Passando dall’uno all’altra. Si dice che tutti lo facessero, l’umanità andrebbe ancora avanti nell’evoluzione. “

“Dove ci porterà tutto questo?”


Tutti le persone che incontriamo hanno in messaggio per noi

Secondo il Manoscritto, nessuno incontro avviene per caso: chiunque attraversi il nostro cammino ha una ragione per farlo, oltre che un messaggio per noi. E’ di vitale importanza ricordarsi di rimanere vigili in modo da riconoscere le persone con cui serve entrare in connessione. Il Manoscritto ci suggerisce di stare attenti a eventuali contatti visivi spontanei con gli stranei, o una insolita sensazione di famigliarità nei loro confronti. Una persona può ricordarci qualcuno che conosciamo, e questa intuizione è una traccia che spinge a esplorare il significato di tale contatto. Che cosa può dirci questa persona in merito alle nostre difficoltà? Se conversiamo con un individuo incontrato per caso senza trovare nelle sue parole nessun messaggio relativo alle nostre problematiche attuali, ciò non vuole necessariamente dire che non ce ne siano. Significa semplicemente che non siamo riusciti a scoprirlo subito.


Diventare dipendenti di una persona

L’Ottava Illuminazione ci ricorda che ognuno di noi ritarda la propria evoluzione quando diventa dipendente nei confronti di un’altra persona, ottenendo l’energia da lei invece che dalla fonta divina. Per esempio quando viviamo l’eccitante fase dell’innamoramento ci sentiamo pieni di ottimismo e in forma smagliante. Improvvisamente ogni cosa ci sembra speciale: i colori sono più luminosi, noi stessi ci sentiamo piu brillanti e attraenti, la vita ci appare ricca di nuova promessa. Desiderando aumentare la nostra dose di questa travolgente energia, deidiamo di tenere quella persona magica nella nostra vita in modo da restare sempre connessi alle piacevoli sensazioni che stiamo provando.

Quando limitiamo il nostro flusso di energia indirizzandolo solo verso il nostro partner, interrompiamo la connessione con la fonte universale e pretendiamo che ogni nostro bisogno venga soddisfatto proprio dalla persona che ci sta accanto. Prima o poi queste aspettative finiscono per esaurire entrambi, e ricomincia cosi l’antica lotta per il possesso dell’energia. Simili a bambino affamati noi vogliamo veder soddisfate le nostre esigenze, consideriamo il nostro partner la causa dei problemi che ci assillano, e ricorriamo ai drammi del controllo per intimidire, interrogare, mostrarci troppo riservati o lamentarci perché siamo vittime.


La Profezia di Celestino Voto medio su 19 recensioni: Da non perdere

LA MAGIA DELLA GUARIGIONE CON LA FISICA QUANTISTICA

Come avere successo, essere felici e vitali con la fisica quantistica

La guarigione comincia quando smetti di percepirti come una persona che ha un problema. Devi comprendere che ogni ostacolo sul tuo cammino ti insegna a diventare più forte e a espandere il tuo potere creativo. l'ostacolo esiste affinché tu possa creare una nuova situazione, la situazione ideale per te. Guarigione significa aprire la mente a nuove possibilità che prima non vedevi. Un altro modo per definirla è con la volontà di disimparare i vecchi schemi e crearne di nuovi, cosa che gli esseri umani chiamano "volontà di cambiare". fare questo richiede coraggio e determinazione e ti costringe a uscire dalla scatola che contiene ciò che già conosci; questa scatola è la tua prigione e la tua comfort zone.
(Roy Martina, Joy Martina - La Magia della Guarigione)






LIBRO   ->  http://www.macrolibrarsi.it/libri/__christallin-la-magia-della-guarigione-libro.php?pn=1962
Christallin - La Magia della Guarigione - Libro Voto medio su 11 recensioni: Sufficiente

SOLO LA PERSONA CHE RISCHIA E' VERAMENTE LIBERA

A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi;
A piangere c'è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c'è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
Ad amare c'è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c'è il rischio di morire;
A sperare c'è il rischio della disperazione e
A tentare c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l'angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.

(Leo Buscaglia - Amore)



LIBRO ->   http://www.macrolibrarsi.it/libri/__amore_leo_buscaglia.php?pn=1962

Amore

Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim'ancora che i corpi si vedano.

Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim'ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente. Gli incontri ci aspettano, ma la maggior parte delle volte evitiamo che si verifichino. Se siamo disperati, invece, se non abbiamo più nulla da perdere oppure siamo entusiasti della vita, allora l'ignoto si manifesta e il nostro universo cambia rotta.


(Paolo Coelho)






Undici Minuti Voto medio su 25 recensioni: Da non perdere

Questa strada ha un cuore?

Poi rivolgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi.
Questa strada ha un cuore? E’ l’unico interrogativo che conta.
Se ce l’ha è una buona strada.
Se non ce l’ha, è da scartare.

(Carlos Castaneda - Gli Insegnamenti di Don Juan)


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Gli Insegnamenti di Don Juan Voto medio su 21 recensioni: Da non perdere

MOLTE VITE..UN SOLO AMORE

MOLTE VITE..UN SOLO AMORE

A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre, anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse. Per incongiungersi con voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall’ altrove, dal cielo. Possono assumere diverse sembianze, ma il vostro cuore le riconosce. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sè in altri luoghi e tempi, sotto il plenilunio dei deserti d’ Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia. Avete cavalcato insieme negli eserciti di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati. Tra voi c’è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli.
L’intelletto può intromettersi e dire: “Io non so chi tu sia”, ma il cuore lo sa.
Lui ti prende la mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo, e fa sussultare ogni atomo del tuo essere. Lei ti guarda negli occhi, e tu vedi l’anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli. Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d’oca. Tutto, al di fuori di questo momento, perde importanza.
Lui può anche non riconoscerti, anche se finalmente l’hai incontrato di nuovo, anche se in effetti lo conosci. Ma tu puoi sentire il legame che esiste tra voi. Puoi vedere la carica potenziale, il futuro. Lui forse no. Le sue paure, il suo bagaglio intellettuale, i suoi problemi gli creano come un velo sul cuore.
Ed egli non lascia che tu l’aiuti a dissipare quel velo. Tu t’affliggi e ti struggi, lui se ne va. Il destino può essere così delicato.
Quando invece due persone si riconoscono reciprocamente, non c’è vulcano che erompa con maggiore passione. L’energia liberata è enorme.
Il riconoscimento dell’ anima gemella può essere immediato. Si avverte un’ improvvisa sensazione di familiarità, di conoscere già questa persona appena incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole.
Di conoscerla cosi profondamente come di solito accade solo con i più intimi membri della famiglia. O anche di più. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà. Nasce quindi un senso di sicurezza, e una fiducia ben più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un solo giorno, in una settimana, in un mese.
Il riconoscimento dell’anima può essere un processo sottile e lento. All’ inizio, magari solo un albore di consapevolezza nel momento in cui il velo viene delicatamente sollevato. Non tutti sono pronti ad accogliere subito la rivelazione. C’è una progressione da rispettare, e può darsi che si renda necessaria, da parte di chi lo comprende per primo, un certa pazienza.
A farti capire che ti trovi di fronte a un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita.
Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino, di un tuo genitore, di un fratello, o quello di un amico vero. Oppure può essere quello del tuo diletto, che arriva a te attraverso i secoli, per baciarti ancora una volta, e per ricordarti che siete sempre insieme, fino alla fine dei tempi.

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Molte Vite, un Solo Amore - Libro Voto medio su 24 recensioni: Da non perdere

UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA

Una strada c'è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici "oh, guarda, c'è un filo". Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c'è.



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Un Altro Giro di Giostra Voto medio su 9 recensioni: Da non perdere

SIDDHARTA - LA SAGGEZZA NON PUO' ESSERE TRASMESSA. LA SAGGEZZA CHE UN SAGGIO TENTA DI TRASMETTERE SUONA SEMPRE SIMILE ALLA FOLLIA.

  • Così tutti amavano Siddharta. A tutti egli dava gioia, tutti ne traevano piacere. Ma egli, Siddharta, a sé stesso non procurava piacere, non era di gioia a sé stesso. (p. 28)
  • Ma valeva la pena saper tutto questo, se non si sapeva l'uno e il tutto, la cosa più importante di tutte, la sola cosa importante? (p. 30)
  • "L'anima tua è l'intero mondo": così vi stava scritto. E vi stava scritto che l'uomo nel sonno, nel profondo sonno, penetra nel proprio Io e prende stanza nell'Atman. (p. 30)
  • Ma dov'erano i saggi, dove i sacerdoti o i penitenti, ai quali fosse riuscito, non soltanto di conoscerla, questa profondissima scienza, ma di viverla? Dove era l'esperto che sapesse magicamente richiamare dal sonno allo stato di veglia l'esperienza dell'Atman, ricondurla nella vita quotidiana, nella parola e nell'azione? (p. 31)
  • Eppure era questa che bisognava trovare: scoprire la fonte originaria nel proprio Io, e impadronirsene! Tutto il resto era ricerca, era errore e deviazione. (p. 31)
  • Una meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore. Morire a sé stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta. (p. 37)
  • Quando ogni residuo dell'Io fosse superato ed estinto, quando ogni brama e ogni ripulso tacesse nel cuore, allora doveva destarsi l'ultimo fondo delle cose, lo strato più profondo dell'essere, quello che non è più Io: il grande mistero. (p. 38)
  • L'amore mi sembra di tutte la cosa più importante. Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere opera di filosofi. A me importa solo di poterlo amare; a me importa solo di poter considerare me, tutti gli esseri e il mondo con amore, ammirazione e rispetto.
  • Obbedire così, non a un comando esterno, ma solo alla voce, essere pronto così, questo era bene, questo era necessario, null'altro era necessario. (p. 84)
  • A volte percepiva, nella profondità dell'anima, una voce lieve, spirante, che piano lo ammoniva, piano si lamentava, così piano ch'egli appena se ne accorgeva. Allora si rendeva conto per un momento che viveva una strana vita, che faceva cose ch'erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo. Come un giocoliere con i suoi arnesi, così egli giocava coi propri affari e con gli uomini che lo circondavano, li osservava, si pigliava spasso di loro: ma col cuore, con la fonte dell'essere suo, egli non era presente a queste cose. E qualche volta rabbrividì a simili pensieri, e si augurò che anche a lui fosse dato di partecipare con la passione di tutto il suo cuore a questo puerile travaglio quotidiano, di vivere realmente, di agire realmente e di godere e di esistere realmente, e non solo star lì come uno spettatore.
  • E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.
  • La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come le stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in sé stessi la loro legge e il loro cammino.
  • La saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.
  • Mai ho visto un uomo guardare, sorridere, sedere, camminare a quel modo, egli pensava, così veramente desidero anch'io saper guardare, sorridere, sedere e camminare, così libero, venerabile, modesto, aperto, infantile e misterioso. Così veramente guarda e cammina soltanto l'uomo che è disceso nell'intimo di sé stesso. Bene, cercherò anch'io di discendere nell'intimo di me stesso.
  • Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come la pietra attraverso l'acqua, senza far nulla, senza agitarsi: viene scagliato, ed egli si lascia cadere. La sua meta lo tira a sé, poiché egli non conserva nell'anima propria, che potrebbe contrastare a questa meta.
  • Non era il tempo la sostanza di ogni pena, non era forse il tempo la sostanza di ogni paura, e non sarebbe stato superato e soppresso tutto il male, tutto il dolore del mondo, appena si fosse superato il tempo, appena si fosse trovato il modo di annullare il pensiero del tempo?
  • Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.
  • Ho avuto pensieri e princìpi. Tante volte ho sentito in me il sapere, per un'ora o per un giorno così come si sente la vita nel proprio cuore. Ma questo è un pensiero che ho trovato io: la saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.
  • Ho capito che avevo molto bisogno del peccato, avevo bisogno della voluttà, dell'ambizione, della vanità, e avevo bisogno della più profonda disperazione, per smettere di confrontarlo con un certo mondo da me desiderato, con una specie di perfezione da me voluta. Per lasciarlo, invece, così com'è. Per amarlo e appartenergli con gioia.
  • Quando qualcuno cerca, allora accade facilmente che il suo occhio perda la capacità di vedere ogni altra cosa, fuori di quella che cerca, e che egli non riesca a trovar nulla, non possa assorbire nulla, in sé, perché pensa sempre unicamente a ciò che cerca, perché ha uno scopo, perché è posseduto dal suo scopo.
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Siddharta Voto medio su 8 recensioni: Da non perdere

DIVENTA LA PERSONA CHE VORRESTI INCONTRARE

Diventa la persona che vorresti incontrare.
Scopri te stesso nella relazione con gli altri

Diventare consapevoli che ciò che noi vediamo negli altri è una parte di noi stessi è il primo e più importante gradino per scoprire noi stessi 

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Diventa la Persona che Vorresti Incontrare Voto medio su 1 recensioni: Scarso

Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce

Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce


C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima 
che disse a Dio: “Io so chi sono!” 
“Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.

“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”

La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
“Oh”, mormorò, “è davvero fantastico!”

Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domandò: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”

E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?”
“Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente…
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!”
piagnucolò la Piccola Anima.

“Eh, già” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambiò espressione.
“Però, però… C’è un problemino..”
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c’è niente che tu non sia.”

“Ehh?” balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiegò Dio. “Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…
perche’ non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?”

“Ehi”, protestò la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho già trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.”

“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono ciò che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzò Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”

“Ah, se è così…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.

Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa è una vera benedizione”, affermò, “perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.

Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’è
Su se non ci fosse Giù, ne’ Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Perciò – concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!”

“Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchiò Dio.
“E’ sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .

Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”

“Davvero?” esclamò la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.

“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggerì Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”

La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.

“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.”

“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annunciò la Piccola Anima
sprizzando felicità da tutti i pori.
E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata
.
Non è forse speciale essere indulgenti?
“Oh, certo”, assicurò Dio. “E’ molto speciale.”

“Va bene, è proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.”

“C’è una cosa però che dovresti sapere.”

La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’è ancora?” ribattè con un sospiro.
“Non c’è nessuno da perdonare”, disse Dio.

“Nessuno?” Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripetè il Creatore. “Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”

Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.

Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.

“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” tornò alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”

La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.

Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiuterò.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.”

“Ma perchè? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?”

“E’ semplice”, spiegò l’Anima Amica, “perchè ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.

“Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.”

“E quindi”, continuò a spiegare l’Anima Amica,
“io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il .
Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona”.

“Ma che cosa farai”, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?”
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.

Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”

“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!”

“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.”

A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …”

“Si? Si…”
“Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà”, concluse l’Anima Amica
gravemente.
“Oh, ma lo farò!” esclamò la Piccola Anima, “lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!”

“Bene”, commentò l’Anima Amica, “perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”

“No, questo non accadrà!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l’opportunità di provare Chi Sono.”

Quindi, l’accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.

Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che
con il suo amore l’aveva resa possibile.

E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.

“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
“Io vi ho mandato solo angeli”.



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Conversazioni con Dio - Vol. 1 - Libro Voto medio su 57 recensioni: Da non perdere

NIENTE SCUSE!

“Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.”
(Proverbio Africano)

Come è possibile mettere a tacere quella voce interiore che ripete ossessivamente: “non ce la farò mai”?

come superare i dubbi e incominciare ad avere fiducia in se stessi.

Quante scuse ci possono essere nella vita di tutti i giorni? È molto difficile, è rischioso, ci vorrà molto tempo, la mia famiglia non approverebbe… Abbiamo appreso questo tipo di comportamento sin dall’infanzia, guardando altri tirare in ballo scuse di ogni genere, e non troviamo il coraggio di sottrarci a questo meccanismo perverso.

“Forse voi pensate di essere condannati a essere poveri, sfortunati, troppo grassi o troppo magri, o di non essere in grado di sfuggire alle vostre dipendenze, di trovare l’anima gemella. Magari siete convinti di non riuscire a controllare il vostro carattere, di non avere talento artistico, di non essere portati per lo sport, di non riuscire a superare la vostra timidezza. E tutto questo solo perché da sempre la pensate così. Ebbene, tutte queste sono semplicemente delle scuse. E quando le vedrete per quello che sono, sarete in grado di eliminarle.”
(Wayne W. Dyer - Niente Scuse!)
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